Dal sito fitateatro.it abbiamo, di fatto, riportato due notizie riguardanti la gestione delle compagnie nell'ambito della fatturazione verso la Pubblica Amministrazione oltre che sulla "gestione" del denaro contante.
Ciò perché si tratta di 2 novità importanti di quest'anno e su cui, da un punto di vista amministrativo, crediamo sia opportuno porre l'accento. Infatti parafrasando un "testo ben noto" potremo dire...”Non di solo teatro vive l'attore”.
Ma andiamo con ordine partendo dal tema fatturazione elettronica per la PA Per quanto riguarda la fatturazione elettronica dal 31 Marzo è scattato l’obbligo di fatturazione elettronica nei confronti di tutte le amministrazioni pubbliche. A tal proposito il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia ha fornito, con la Circolare 1 del 9 Marzo 2015, preziosi chiarimenti in merito alle differenti scadenze, ai soggetti interessati e alle modalità di applicazione della nuova fattura elettronica. Adempimenti L’obbligo di emettere fattura in solo formato elettronico, nei confronti della Pubblica Amministrazione è stato previsto dalla L. 244/2007. In base a tale norma le PA non potranno più accettare fatture emesse o trasmesse in formato cartaceo e, soprattutto, non potranno liquidare i pagamenti richiesti dalle fatture inviate, neanche in forma parziale, fino al momento dell’avvenuta ricezione in formato elettronico delle fatture. In base a questa disposizione i fornitori e i professionisti che cedono beni o prestano servizi alla Pubblica Amministrazione hanno l’obbligo di:
- emettere fatture in formato elettronico;
- trasmettere alla PA fatture in formato elettronico;
- conservare e archiviare fatture emesse nei confronti delle PA esclusivamente in formato elettronico.
Per maggiori chiarimenti si consiglia di consultare il sito predisposto dal Governo cliccando qui Si consiglia, comunque, di munirsi di una PEC
In allegato vedi la Circolare Mef.
Per quanto riguarda la questione dell'uso del denaro contante, crediamo sia opportuno ricordare che dal 1° gennaio 2015 è stato innalzato il tetto per l’utilizzo dello stesso
Le associazioni che utilizzano il regime fiscale agevolato, infatti, non potevano utilizzare contanti per i propri pagamenti e per gli incassi per importi superiori a € 516.46. A partire dal 2015, invece, tale importo è stato unificato a quello previsto dalla normativa generale alzando la soglia di utilizzo del denaro contante ad € 1.000,00. Si ricorda che qualora vi fossero pagamenti o incassi superiori a tale soglia l’associazione decaderebbe dal regime forfettario previsto dalla L.398/91. Per approfondire in allegato avete a disposizione il documento "Agenzia Entrate..." Alla prossima!
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